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Plagiocefalia nei neonati: cos’è, come riconoscerla e come può aiutare l’osteopatia

Ragazzi che giocano a pallone

La plagiocefalia è una condizione molto frequente nei primi mesi di vita e, anche se spesso sottovalutata, può influenzare lo sviluppo armonico del bambino.


Si manifesta con un appiattimento più o meno evidente di una zona della testa e può essere accompagnata da asimmetrie posturali, torcicollo o difficoltà motorie.


In questo articolo ti spiego cos’è, come si riconosce e in che modo l’osteopatia può intervenire in modo dolce, sicuro e precoce.


Vuoi capire se può esserti utile?

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Cos’è la plagiocefalia

Il termine "plagiocefalia" deriva dal greco e significa “testa obliqua”.Indica un’asimmetria del cranio che si sviluppa solitamente nei primi mesi dopo la nascita, quando le ossa craniche non sono ancora formate, però sono ancora molto modellabili.


Le forme più comuni sono:


  • Plagiocefalia posizionale (o posturale): causata da una pressione costante su una stessa zona della testa, ad esempio per via della posizione supina mantenuta troppo a lungo.

  • Plagiocefalia congenita: legata a fattori prenatali (posizione nel grembo materno, parto difficile, uso di strumenti) o a restrizioni di movimento già presenti alla nascita.

Come riconoscere la plagiocefalia

I segnali che possono indicare una plagiocefalia sono:


  • Appiattimento di una parte posteriore della testa (spesso lato destro)

  • Asimmetria visibile tra le due parti del cranio

  • Occhi e orecchie leggermente non allineati

  • Preferenza a girare la testa sempre dallo stesso lato

  • Difficoltà nell’appoggiare la testa in modo simmetrico


È importante non ignorare questi segnali, anche se sembrano lievi: intervenire precocemente permette un miglior rimodellamento naturale del cranio, sfruttando la plasticità tipica dei primi mesi di vita.

Come può aiutare l’osteopatia

L’osteopatia interviene sulla plagiocefalia in modo delicato, non invasivo e personalizzato


Attraverso tecniche manuali leggere, l’osteopata lavora per:


  • Rilasciare tensioni craniche e cervicali

  • Favorire la mobilità delle ossa craniche

  • Migliorare la simmetria posturale del neonato

  • Stimolare una crescita più armonica della testa

  • Prevenire o ridurre compensazioni posturali secondarie


Il trattamento non fa male, non “manipola” in modo forzato e avviene in un ambiente rilassato, con il bambino sempre accompagnato da un genitore.


Quando intervenire

Prima si interviene, meglio è.


L’intervento precoce — entro i primi 2-3 mesi — è l’ideale, poiché il cranio è ancora altamente modellabile.


Anche dopo i 6 mesi si possono ottenere benefici, ma è consigliabile non oltrepassare i 9 mesi, quando la plasticità cranica si riduce notevolmente e i miglioramenti sono più limitati.


In caso di plagiocefalia congenita, è possibile iniziare il trattamento osteopatico già nei primi giorni di vita, compatibilmente con le condizioni cliniche del neonato.


È consigliabile una valutazione osteopatica già in presenza di:


  • Appiattimento visibile della testa

  • Tendenza a girare sempre il capo da un lato

  • Diagnosi di torcicollo miogeno

  • Parto difficoltoso, uso di ventosa/forcipe

  • Nascita gemellare o posizione podalica

Plagiocefalia e dati clinici

Alcuni studi internazionali hanno mostrato come un ciclo di trattamenti osteopatici possa ridurre significativamente l’asimmetria cranica e migliorare la postura del neonato.

In particolare, l’intervento precoce si associa a risultati migliori e più duraturi nel tempo.

Approccio integrato

L’osteopatia non sostituisce il pediatra o altri specialisti.


Anzi, in molti casi può lavorare in sinergia con fisioterapisti, ortopedici e osteopati pediatrici per costruire un percorso completo.


L’obiettivo è sempre lo stesso: accompagnare il neonato nel suo sviluppo con dolcezza, sicurezza e competenza.


Vuoi sapere cosa dicono gli altri genitori?

Molti genitori che ho seguito mi hanno raccontato di aver notato miglioramenti già dopo le prime sedute: il bambino gira la testa più facilmente, dorme meglio, assume posizioni più equilibrate.


 Se vuoi leggere alcune testimonianze, puoi consultare le recensioni verificate qui:


 Leggi le recensioni su Google

Conclusione

La plagiocefalia non è solo un problema estetico. È un segnale che il corpo del neonato ha bisogno di aiuto per ritrovare equilibrio e simmetria così da avere un un buon percorso psicomotorio. 


L’osteopatia può fare molto, con delicatezza e attenzione. Intervenire per tempo significa prevenire disfunzioni posturali future e favorire uno sviluppo più armonico.


Se hai dubbi, osservazioni o vuoi capire meglio la situazione del tuo bambino, sono a disposizione per una prima valutazione.



FAQ – Domande frequenti

È normale che la testa del mio bambino sia un po’ schiacciata da un lato? 

Una lieve asimmetria può essere comune, ma se persiste o peggiora è consigliabile una valutazione osteopatica.


A che età è meglio iniziare il trattamento?

I risultati migliori si ottengono entro i primi 2-3 mesi, ma anche oltre i 6 mesi l’osteopatia può offrire benefici. È comunque consigliabile non superare i 9 mesi, perché dopo questa fase la risposta al trattamento tende a ridursi. In caso di plagiocefalia congenita l’ideale è intervenire già nei primi giorni di vita.


Serve la prescrizione del pediatra?

No, ma se ci sono dubbi medici è sempre consigliabile informarlo. L’osteopatia lavora in modo complementare.


Il trattamento fa male al bambino?

 Assolutamente no. È dolce, rispettoso e adattato alla sensibilità del neonato




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